


7/8 • CAPRONI
CAPRONI
regia di Alessandro Brucioni
con Michele Crestacci
Lo spettacolo Caproni è il seguito di un progetto di scrittura teatrale più vasto, cominciato con lo spettacolo Modigliani, (proseguito con Picchi e Caproni e conclusosi con Mascagni) sui più importanti personaggi della storia
culturale della città di Livorno. Non solo ricostruire la vicenda personale e il contesto in cui sono vissuti, scoprire ciò che la loro storia e la loro arte ci insegna e come ancora, in un certo senso, si connetta con il nostro vivere contemporaneo. Lavorare su Giorgio Caproni ha signifcato, per noi, lavorare sulla “memoria” e sul senso della poesia, sul sentirsi smarriti in un’epoca di continui cambiamenti. Lo spettacolo Caproni racconta con uno stile comico la storia e le passioni del poeta Giorgio Caproni, ricostruisce un intenso ritratto dell’uomo e del poeta. Uno sguardo ironico e amaro sulla Provincia e sull’essere provinciali. Una città solare e bella, conservatrice, ostile al rinnovamento e irragionevolmente orgogliosa delle proprie debolezze. Una città isolata, ridicolmente e poeticamente contesa tra volgari squarci di brutale ignoranza e liriche e sante apparizioni di trascendente purezza poetica. Dalla nascita alla tragedia bellica, dall'insegnamento alle prime composizioni poetiche, dalla resistenza al boom economico fno alla morte. La storia di Caproni è la storia di un partire e di un continuo tornare e la storia
anche di una città bombardata che immersa nell’oblio di un libeccioso vento marino ha lasciato dietro di sé oscuri e sperduti silenzi che raccontano sobriamente, senza esaltarlo e senza soffrirlo, un disagio di esistere. C’è un amore calmo nella poesia di Caproni e c’è un sereno dolore nella sua storia
Alessandro Brucioni
Produzione mo-wan teatro – Premio Ciampi Città di Livorno
CAPRONI
regia di Alessandro Brucioni
con Michele Crestacci
Lo spettacolo Caproni è il seguito di un progetto di scrittura teatrale più vasto, cominciato con lo spettacolo Modigliani, (proseguito con Picchi e Caproni e conclusosi con Mascagni) sui più importanti personaggi della storia
culturale della città di Livorno. Non solo ricostruire la vicenda personale e il contesto in cui sono vissuti, scoprire ciò che la loro storia e la loro arte ci insegna e come ancora, in un certo senso, si connetta con il nostro vivere contemporaneo. Lavorare su Giorgio Caproni ha signifcato, per noi, lavorare sulla “memoria” e sul senso della poesia, sul sentirsi smarriti in un’epoca di continui cambiamenti. Lo spettacolo Caproni racconta con uno stile comico la storia e le passioni del poeta Giorgio Caproni, ricostruisce un intenso ritratto dell’uomo e del poeta. Uno sguardo ironico e amaro sulla Provincia e sull’essere provinciali. Una città solare e bella, conservatrice, ostile al rinnovamento e irragionevolmente orgogliosa delle proprie debolezze. Una città isolata, ridicolmente e poeticamente contesa tra volgari squarci di brutale ignoranza e liriche e sante apparizioni di trascendente purezza poetica. Dalla nascita alla tragedia bellica, dall'insegnamento alle prime composizioni poetiche, dalla resistenza al boom economico fno alla morte. La storia di Caproni è la storia di un partire e di un continuo tornare e la storia
anche di una città bombardata che immersa nell’oblio di un libeccioso vento marino ha lasciato dietro di sé oscuri e sperduti silenzi che raccontano sobriamente, senza esaltarlo e senza soffrirlo, un disagio di esistere. C’è un amore calmo nella poesia di Caproni e c’è un sereno dolore nella sua storia
Alessandro Brucioni
Produzione mo-wan teatro – Premio Ciampi Città di Livorno
CAPRONI
regia di Alessandro Brucioni
con Michele Crestacci
Lo spettacolo Caproni è il seguito di un progetto di scrittura teatrale più vasto, cominciato con lo spettacolo Modigliani, (proseguito con Picchi e Caproni e conclusosi con Mascagni) sui più importanti personaggi della storia
culturale della città di Livorno. Non solo ricostruire la vicenda personale e il contesto in cui sono vissuti, scoprire ciò che la loro storia e la loro arte ci insegna e come ancora, in un certo senso, si connetta con il nostro vivere contemporaneo. Lavorare su Giorgio Caproni ha signifcato, per noi, lavorare sulla “memoria” e sul senso della poesia, sul sentirsi smarriti in un’epoca di continui cambiamenti. Lo spettacolo Caproni racconta con uno stile comico la storia e le passioni del poeta Giorgio Caproni, ricostruisce un intenso ritratto dell’uomo e del poeta. Uno sguardo ironico e amaro sulla Provincia e sull’essere provinciali. Una città solare e bella, conservatrice, ostile al rinnovamento e irragionevolmente orgogliosa delle proprie debolezze. Una città isolata, ridicolmente e poeticamente contesa tra volgari squarci di brutale ignoranza e liriche e sante apparizioni di trascendente purezza poetica. Dalla nascita alla tragedia bellica, dall'insegnamento alle prime composizioni poetiche, dalla resistenza al boom economico fno alla morte. La storia di Caproni è la storia di un partire e di un continuo tornare e la storia
anche di una città bombardata che immersa nell’oblio di un libeccioso vento marino ha lasciato dietro di sé oscuri e sperduti silenzi che raccontano sobriamente, senza esaltarlo e senza soffrirlo, un disagio di esistere. C’è un amore calmo nella poesia di Caproni e c’è un sereno dolore nella sua storia
Alessandro Brucioni
Produzione mo-wan teatro – Premio Ciampi Città di Livorno
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