con il contributo di Ministro della Cultura e Regione Emilia-Romagna
si ringraziano Michelangelo Bellugi, Astrid Casali, Alice Colla, Vittorio Continelli, Maria Novella Tattanelli, Mila Vanzini, Matteo Vitanza
finalista Forever Young 2024 – La Corte ospitale, selezionato da Progetto CURA 2023, supportato da PARC Performing arts Research Centre Fabbrica Europa (Firenze) e Residenza Arte transitiva / Officine CAOS (Torino), finalista alla Biennale College Teatro Regia 2022 di Venezia
Claudia e Sandro sono amici da vent’anni. Sanno tutto l’una dell’altro e sono molto diversi. Vivono entrambi schiacciati da un’asfissiante sensazione di pericolo, ma non sono d’accordo nemmeno sulle ragioni di tutta questa paura.
Il mondo fuori è inaffrontabile, una mitragliata di complessità e tragedie: conflitti internazionali, disastri ambientali, alienazione, distanziamento, consumismo, ipersviluppo tecnologico, mutazioni genetiche e dolori cervicali. Loro non sanno da che parte girarsi, gravati da un peso che non riescono a maneggiare: si sentono irrilevanti, immobili, più morti che vivi, senza nessuna possibilità di incidere sulla realtà che li circonda. In un’ora di conflitti, prese in giro al limite dell’umiliazione, accanimenti, dichiarazioni d’amore e discutibili tentativi di liberazione e auto-analisi, Claudia e Sandro si mettono alla berlina e una volta inadeguatezza concedono al pubblico di ridere dei propri dolori più intimi. Una terapia d’urto a porte aperte che permetterà loro, e forse anche a chi guarda di liberarsi per un poco dall’ingombro del giudizio attraverso un attimo di bellezza.
Siamo tutti in pericolo è anche l’ultima frase che Pasolini ci lascia, il titolo che dà alla sua utlima intervista poche ore prima di essere ucciso. Pasolini non è oggetto di indagine diretta, ma il suo lavoro e la sua morte attraversano questo lavoro, come una coincidenza che…